La libreria indipendente nel Terzo Millennio

Chiunque di noi ami andare per librerie e sia un appassionato di libri, avrà certamente notato che nel contesto degli ultimi dieci anni, il panorama delle librerie della città in cui vive è cambiato in modo radicale. Perchè sempre meno librerie “indipendenti” a vantaggio delle grandi catene? E’ cambiato il mercato? In Italia non si legge? La libreria indipendente non ha le armi per competere con i colossi dell’editoria?

L’evoluzione del panorama nazionale

Il mercato del libro ha negli ultimi anni visto modifiche sostanziali: la nascita e lo sviluppo delle vendite on-line (con i servizi laFeltrinelli.it ed Amazon.it) si è attestata nel 2011 su un tasso di crescita del 25%.

A ciò contribuisce sicuramente il fatto che sempre più spesso c’è poco tempo per perfezionare i nostri acquisti dal libraio e si preferisce farlo da casa, comodamente seduti al pc, sfruttando magari anche gli sconti che ci vengono proposti.

La libreria tiene (è pur sempre il canale privilegiato per gli acquisti), ma quella “indipendente” od anche piccola, soffre.

La libreria di quartiere, perno del tessuto economico-culturale della città

Molti di noi, affezionati alla libreria del quartiere o ai locali di qualche libraio storico, hanno dovuto cambiare abitudini. Eppure, quel tipo di libreria sembra rivestire ancor oggi un’importanza fondamentale per il tessuto economico e culturale della città. Non solo: è anche teatro di relazioni umane e sociali che non è possibile conservare presso realtà più moderne e dagli spazi amplissimi. Il libraio è un mestiere in disuso,ma affascinante: la competenza di chi legge e valuta centinaia di libri all’anno non potrà mai venir meno.

Il profumo del libro

Anche dal punto di vista dei sensi, il libro come oggetto continua a mantenere un posto del tutto particolare: regalo di Natale tra i più gettonati, oppure pubblicazione personale da mostrare con orgoglio agli amici (“vanity book”), il libro piace sempre.

La piccola libreria è il luogo dove possiamo entrare, scegliere, guardare, rallentando per un attimo i ritmi della nostra giornata. Il piccolo imprenditore che sta tra gli scaffali è il rappresentante di un mondo che sta scomparendo ma che mostra ancora segni di vitalità.

Quanto leggiamo davvero?

Bombardati da tv, radio, Internet, la nostra capacità di riflettere, leggere davvero, comprendere sta subendo colpi decisivi. E’ sempre più difficile fermare l’attenzione su ciò che ci interessa davvero, su ciò che ci appassiona.

Un giro tra e librerie storiche della propria città e dintorni potrebbe rivelarsi un utile momento di svago per tutti, andando alla scoperta di libri ma anche di notizie, curiosità, aneddoti. Un buon libraio saprà raccontarveli.

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