Google Panda: ecco come ottimizzare il tuo sito!

Annunciato nel Febbraio ed entrato in pieno regime nell’Agosto 2011, l’algoritmo di Googele, Google Panda,è riuscito a creare un vero e proprio disagio e scompiglio tra i più grandi web editor e i creatori di contenuti di siti web. Infatti, il nuovo algoritmo di ricerca Google Panda è stato pensato e realizzato per premiare i siti web con contenuti degni di questo nome, a scapito di quei siti realizzati solo per fare cassa e comparire ai primi posti delle ricerche Google attraverso la ripetizione di concetti e parole chiave.

La qualità e il valore di contenuti

Uno dei capisaldi del nuovo algoritmo è la qualità dei contenuti, concetto certo troppo poco definito per risultare facilmente comprensibile dai gestori dei siti web e dagli operatori SEO. Infatti, secondo quanto espresso dai primi critici di Google Panda, il concetto di qualità contiene anche contenuti legati alla usabilità di un sito, e dunque rientrano aspetti come il layout di un sito, la grafica e la disposizione dei contenuti di un sito rispetto agli annunci pubblicitari.

Google Panda e la SEO

Quello che sembra essere uno dei capisaldi è la penalizzazione nonché una vera e propria dura punizione nei confronti di contenuti che sfruttano in maniera sovrumana l’ottimizzazione SEO, ovvero l’uso innaturale degli strumenti SEO come i backlinks, i text-link, lo sfruttamento delle parole chiave.

Invece, concetti come velocità del sito e tempi di permanenza, oppure qualità e affidabilità di siti esterni, sembrano tenuti maggiormente d’occhio dal nuovo algoritmo Google Panda, anche se in questo momento dello stato delle cose, non è ancora chiaro il livello di penalizzazione o di vantaggio dei contenuti così strutturati.

Quello che è sicuro è che i gestori di contenuti, i web editor, gli operatori SEO e le più grandi web agenzy che si occupano della realizzazione siti web Roma, da qualche settimana in Italia non stanno vivendo sonni tranquilli: non è comunque il caso di scoraggiarsi perchè sembra che contenuti penalizzati possano in un secondo momento riacquistare la posizione persa nelle ricerche Google.

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