Somministrazione sicura di farmaci agli anziani

Avere cura di una persona anziana non è sempre semplice, si tratta di un compito spesso complicato soprattutto quando vi sono problemi neurologici, di demenza senile o ulteriori patologie che li rendono difficili da trattare o poco coscienti. In alcuni casi le difficoltà più grandi sono legate all’assunzione dei medicinali in quanto vi sono alcune persone che vorrebbero farmaci in continuazione mentre altri che rifiutano di assumerli anche se necessari. In questi casi alcuni tipi di dispositivi medicali come i dosatori per farmaci di Althena facilitano il compito.

La somministrazione di farmaci

Le due macro categorie che si trovano negli anziani per quanto riguarda l’assunzione di farmaci, sono quella degli ipocondriaci e quella di chi non ha nessuna intenzione di curarsi prendendo i medicinali prescritti dal medico. Quelli del primo gruppo sono coloro che pongono una grande attenzione alla loro salute e una grande fiducia nei medicinali che vorrebbero assumere anche più del dovuto. Questo porta ad una fobia per le malattie che vengono esasperate e quindi anche per una semplice emicrania si auto diagnosticano malattie incurabili.

Il secondo gruppo è rappresentato dalle persone anziane che, al contrario dei precedenti, non vogliono assumere medicinali di nessun genere anche quando sono consapevoli della necessità di una terapia farmacologica. La giustificazione che si danno, solitamente, è che le medicine non servono a nulla, anzi fanno anche male. In questo caso l’innovazione dei dispositivi Althena offre un grande aiuto soprattutto con il dosatore per liquidi orali, Dosecare con il quale si può somministrare il medicinale per via orale senza alcun rischio.

La somministrazione farmacologica negli anziani con demenza senile

Prendersi cura di pazienti, amici e familiari anziani che soffrono di demenza senile non è affatto semplice in quanto rapportarsi con loro e dovergli somministare i farmaci diventa talvolta un’impresa titanica. Questo accade non per loro volontà ma perché la malattia va a colpire il cervello deteriorando l’area che riguarda proprio le capacità decisionali.

Gli anziani, in questi casi, possono arrivare a perdere totalmente la razionalità procurandosi un danno in quanto rifiutano le cure necessarie per il loro benessere. Comprendere come comportarsi e quali sistemi utilizzare per poter somministrare le terapie farmacologiche anche nelle persone che non sono collaborative.

Metodi per la somministrazione di terapie farmacologiche

Quando ci si trova in presenza di un anziano che non collabora nell’assunzione di farmaci fondamentali per la sua stessa vita, si deve richiedere al medico di sostituire le medicine in compresse o capsule con lo stesso principio attivo in forma liquida. In questo modo risulta più semplice la somministrazione della terapia farmacologica che si può effettuare in diversi modi.

Tra i metodi più utilizzati vi è quello di miscelare il medicinale con il cibo o le bevande in modo da nasconderne il sapore e senza che la persona si renda conto dell’accaduto altrimenti inizierebbe a rifiutare il cibo per la paura che ci siano sostanze medicamentose. La forma liquida è molto più semplice da dare anche sotto forma di gocce o sciroppi, basta utilizzare una siringa dosatrice con le giuste dosi che si bloccano con un apposito sistema ed evitano i rischi di sovradosaggio e sottodosaggio.

Una volta preparato il medicinale all’interno della speciale siringa si potrà somministrare direttamente nel cavo orale tra la guancia e i denti in caso che la persona non voglia aprire la bocca, la punta arrotondata permette di non graffiare le mucose. Per fare questa operazione senza alcuna forzatura che sarebbe traumatica per l’anziano che non comprende la necessità dei medicinali salvavita, si può far credere che sia un gioco, un dolce o un sistema per la pulizia del cavo orale.

Comprensione e positività facilitano l’assunzione di farmaci

Se un anziano non vuole prendere le medicine non ci si deve arrabbiare o essere troppo insistenti ma si deve comprendere cosa può infastidire la persona. Prima di tutto ci si deve guardare intorno per comprendere se l’ambiente può creare disagio e stress al malato che potrebbe essere in imbarazzo a prendere medicinali di fronte ad altre persone.

Alcuni potrebbero essere infastiditi dai rumori ambientali o per altri motivi, se ci si accorge del disagio basterà accompagnare la persona in una stanza più tranquilla parlando di cose che possono interessargli e mettendolo a suo agio. In questo modo si rilasserà e avrà più fiducia lasciando che si somministri il medicinale con l’apposito dispenser dosatore direttamente nel cavo orale.

Dopo ogni somministrazione si deve offrire all’anziano un bicchiere d’acqua o una bevanda che possa piacergli in modo da associare la terapia ad un momento gradevole, tanto da semplificare i successivi appuntamenti con la cura. Essere compresi è una bella sensazione a qualunque età, quando ci si trova in una situazione di malattia e disagio si sente ancora di più questa necessità.

Somministrare farmaci liquidi per via parenterale

I farmaci liquidi possono essere somministrati anche per via parenterale quindi con iniezioni endovenose o intramuscolari, anche in questo caso si devono scegliere dispositivi medicali innovativi che non facciano male al malato spaventandolo. Le nuove siringhe di Althena, Sycare e Misyri, sono realizzate in materiale solido impossibile da rompere, la conformazione ergonomica consente una presa sicura che aiuta l’operatore ad effettuare un’iniezione senza rischi per il paziente.

A seconda del tipo di farmaco liquido da inoculare si possono scegliere diverse misure e tipologie di siringhe tutte con ago sottile per non far avvertire la puntura che appare come un pizzico rapido e poco fastidioso. Lo stantuffo è dotato di appoggi arrotondati per le dita che non scivolano dalla loro postazione.

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