Manutenzione e adeguamento degli ascensori ad Arezzo
Nelle ultime settimane la notizia riguardante la possibile introduzione di una nuova tassa sugli ascensori, che ha turbato il sonno di molti italiani, si è rivelata una vera e propria “bufala” rimbalzata prepotentemente – ed erroneamente – sui mezzi di informazione. Lo sottolinea, a beneficio dei suoi clienti e di tutti gli interessati, l’azienda ascensoristica fiorentina Arno Manetti Ascensori srl.
Riferendosi alle precisazioni che l’ANACAM, l’Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e Manutenzione Ascensori, ha pubblicato sul suo sito web, Arno Manetti offre il proprio contributo affinché si faccia definitivamente chiarezza sulla questione.
La parte “vera” della notizia riguarda il fatto che, in questo periodo, il Ministero dello Sviluppo Economico sta lavorando a una proposta di modifica riguardante il DPR 162/99, che nel nostro paese è la fonte normativa che regolamenta la sicurezza degli ascensori. Gli impianti installati prima di tale data, non essendo il DPR retroattivo, non sono tenuti al rispetto degli odierni canoni di sicurezza ed è per questo motivo che tali impianti si trovano, per così dire, in una sorta di “limbo” legislativo.
Scopo del nuovo regolamento al vaglio del MiSE (“Adeguamento della sicurezza degli ascensori conformi alle norme vigenti fino alla prima applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162”) è proprio quello di porre fine a tale discrepanza e di adeguare anche gli impianti meno recenti a quelli che sono gli attuali requisiti di funzionamento e di sicurezza.
Dal punto di vista pratico, l’adeguamento del Ministero prevede che gli impianti entrati in funzione prima del 30/04/1999 vengano controllati ai fini di valutarne l’adeguatezza tecnica; se, e solo se, nel corso di una manutenzione su un ascensore emergessero discrepanze, allora il proprietario o l’amministratore dell’ascensore dovrà commissionare a un’azienda specializzata la messa in opera delle modifiche di sicurezza necessarie.
Non ha quindi alcun senso, ribadiscono gli specialisti nella manutenzione di ascensori ad Arezzo e in altre province toscane, parlare di «tassa» visto che la novità legislativa avrà come target solo un numero limitato di ascensori (entrati in vigore prima del 30 aprile 1999), e che solo su quelli trovati “non in regola” occorrerà intervenire in merito alla sicurezza.
Un investimento di cui, oltretutto, beneficeranno tanto i proprietari quanto gli utilizzatori dell’impianto: ecco perché questa novità non solo rappresenta un importante passo in avanti, ma consentirà al parco ascensori italiano di adeguarsi a quelli che sono i regolamenti europei già recepiti dall’ordinamento degli altri paesi membri.