Impianto di selezione: come funziona?

Negli ultimi anni, uno dei tempi più toccati in tutto il mondo è la situazione dei rifiuti, in Italia, così come in altri paesi europei sono molte le aziende dedicate allo smaltimento dei rifiuti a Roma che cercano in tutti i modi di trovare soluzioni di smaltimento adeguate per non danneggiare l’ambiente circostante. Ecco che molti comuni hanno cominciato ad attuare una raccolta differenziata per garantire un corretto smaltimento e per riuscire in qualche modo a recuperare le materie prime dai rifiuti, come plastica, vetro, carta ecc.

Tra i differenti impianti dedicati allo smaltimento, spunta l’impianto di selezione, uno dei più moderni ed efficienti sistemi di trattamento e smaltimento dei rifiuti i quali, grazie al buon senso dei cittadini che devono effettuare la raccolta differenziata correttamente, si andranno a lavorare parallelamente rendendo il materiale pronto per il riciclo.

Fondamentali per il riciclo!

Un impianto di selezione ha quindi il principale compito di pulire i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata per poi inviarli, privi di qualsiasi tipo di materiale estraneo, agli impianti di produzione e smaltimento. Il lavoro degli impianti di selezione è fondamentale nel processo di riciclo in quanto la presenza di materiale estraneo è il uno dei più grandi problemi legato alla raccolta differenziata, come ad esempio il ferro nella carta o la ceramica nel vetro ecc.

Ovviamente esistono impianti dedicati ad ogni tipologia di rifiuti, come ad esempio impianti per la carta, altri per il vetro e altri ancora per più tipi di rifiuti.

Le fasi del funzionamento degli impianti

Il lavoro degli impianti può essere suddiviso in alcune fasi:

  1. Arrivo nell’impianto di selezione e immediata pesatura dei rifiuti raccolti
  2. I rifiuti vengono messi su un nastro trasportatore, il quale li accompagna verso un filtro rotante il cui compito è quello di eliminare piccoli rifiuti estranei, metalli, plastica ecc.
  3. Successivamente i rifiuti vengono caricati su un altro nastro il quale li dirige verso delle cabine; qui gli operatori, equipaggiati con sofisticati lettori ottici, li suddividono a seconda della tipologia del rifiuto, ad esempio plastica PVC o PE ecc.
  4. Una volta suddivisi verranno adeguatamente compattati ed imballati in modo tale da essere caricati ed inviati presso i centri dedicati al materiale riciclato.
  5. Tutti i rifiuti rimanenti e non selezionati vengono trasportati dal medesimo nastro e suddivisi adeguatamente: ad esempio i metalli verranno attratti da potenti calamite e depositati in precisi contenitori per poi imballarli ed inviarli presso le acciaierie.
  6. Tutto quello che non può essere riciclato viene compattato, imballato ed inviato presso le discariche o gli inceneritori.
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