I gruppi di continuità, cosa sono e chi ne ha bisogno

Vengono chiamati soprattutto con l’acronimo di UPS, che sta per Uninterruptible Power Supply. In italiano, si parla di gruppi statici di continuità, ovvero dei dispositivi che hanno come scopo principale quello di mantenere in maniera costante attiva l’alimentazione di qualsiasi device elettrico che è collegato.

Di cosa si tratta

Questi dispositivi svolgono una funzione molto importante per tutti quei dispositivi che, altrimenti, non sarebbero mai in grado di restare, anche solo per un decimo di secondo, senza l’alimentazione elettrica. Insomma, è chiaro che senza ricevere la corrente tutti questi device si spegnerebbero subito. Provate anche solo per un secondo a pensare a cosa potrebbe succedere se un blackout mettesse ko un ospedale. Senza energia, chiaramente, non potrebbero funzionare tanti macchinari fondamentali, di cui alcuni che servono anche a tenere in vita le persone. Di conseguenza, è chiaro che serve che tutti questi luoghi siano dotati di sistemi che possano garantire corrente elettrica continua. Ed è altrettanto facile intuire come, in fase di acquisto, serva prestare la massima attenzione affidandosi a marchi che si occupano della produzione e vendita gruppi di continuità in modo professionale e che propongono solo prodotti di effettiva e comprovata qualità.

Come sono fatti i gruppi di continuità

Questo strumento è formato da tre componenti fondamentali. Si tratta in primo luogo del convertitore alternata/continua, la cui funzione è quella di effettuare la conversione della tensione alternata alla rete elettrica in tensione continua. Tale operazione viene favorita dalla presenza di un raddrizzatore e un filtro.

Non manca anche la presenza della batteria, in cui viene immagazzinata l’energia che viene garantita dal primo convertitore. L’ultimo componente fondamentale è rappresentato dal convertitore C/A, ovvero continua/alternata che, qualora dovesse saltare la corrente elettrica, si occupa di andare a prelevare l’energia direttamente dal raddrizzatore oppure dalle batterie, per poi diffonderla ai vari dispositivi e macchinari che sono collegati.

Il funzionamento di un gruppo di continuità

Bisogna mettere in evidenza come ci siano sostanzialmente due tipologie di gruppi di attività, ovvero quelli online e quelli offline. Bisogna mettere in evidenza come i gruppi di continuità online hanno dalla loro parte un aspetto decisamente positivo, ovvero quello di togliere di mezzo tutti quei disturbi e quelle problematiche che sono strettamente prodotte dalla rete elettrica mediante la doppia conversione. Il neo, invece, è rappresentato dal fatto che i consumi sono molto più alti rispetto a quelli che operano offline. Va detto come, nel caso dei gruppi di continuità online sia il raddrizzatore che l’inverter risultano essere sempre attivi.

Nel caso in cui dovesse accadere un salto di corrente, ecco che l’inverter va a ricavare l’energia che serve direttamente dalle batterie, ma la porta dell’apparecchio in questione deve essere sempre ben collegata. I gruppi di continuità che fanno parte della categoria offline, invece, hanno un comportamento molto differente. In pratica, danno il via all’erogazione di energia solo ed esclusivamente dopo che sono trascorsi pochissimi millisecondi in seguito al blackout. Rimane un’interruzione temporale veramente limitata, in cui il carico non percepisce alimentazione. Per risolvere una problematica del genere, ecco che si è soliti puntare su dei condensatori in uscita, che non in tutti i casi, però, riescono a garantire nonostante tutto l’alimentazione del carico. Si tratta di una tipologia molto meno costosa e anche più facile da realizzare. Per questo motivo, spesso e volentieri, viene usata per l’alimentazione di singoli pc o, in ogni caso, di utenze che non abbiano particolari problemi.

Quando serve optare per un gruppo di continuità

Va detto che l’impiego maggiormente diffuso degli UPS è legato ai vari dispositivi elettronici, ovvero pc, server e così via. Si tratta di device elettrici che sono caratterizzati per una notevole sensibilità e che potrebbero subire più facilmente dei danni per colpa di un cambiamento improvviso di tensione.

Non c’è dubbio che uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione in fase di scelta siano i consumi. Si tratta, prima ancora di optare per un gruppo di continuità, di comprendere un po’ meglio quale sia il tipo del device che si ha la necessità di gruppo e quali rischi, guasti e pericolosi è necessario proteggerlo.

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