Coinquilino: dividere le spese di casa

Spese di casa

Nei casi di condivisione dell’abitazione da parte di più coinquilini, spesso si possono verificare attriti legati alla ripartizione delle spese condominiali e per i servizi.

Sebbene la normativa preveda che tutte le spese fisse debbano essere divise in parti uguali, indipendentemente dai mesi di effettiva occupazione, può accadere che alcuni coinquilini ritengano eccessiva la propria quota. Idem per le utenze, ove il singolo consumo non sia misurabile con precisione.

Queste controversie potrebbero essere in parte mitigate stipulando un apposito contratto di locazione, che fissi preventivamente e in maniera inoppugnabile tutti gli aspetti legati alla condivisione dell’alloggio.

Ad esempio, siti specializzati come https://www.canoneconcordatonline.it/it/ mettono a disposizione dei coinquilini modelli contrattuali che, una volta personalizzati con i dati dell’immobile e le caratteristiche dei soggetti coinvolti, definiscono in modo chiaro e dettagliato gli obblighi di ciascuno in termini di canone, requisiti da rispettare, modalità di ripartizione delle spese e gestione degli imprevisti.

La stipula di questo tipo di accordi formali, prima di dare avvio alla coabitazione, permette di gettare le basi per una più serena convivenza tra i coinquilini, prevenendo incomprensioni sull’onere economico connesso all’abitazione.

Coinquilino: Spese fisse e variabili

La convivenza di più coinquilini all’interno della stessa unità abitativa implica la necessità di dividere correttamente le spese di gestione e manutenzione dell’immobile. Tali spese possono essere distinte in fisse e variabili.

Le spese fisse comprendono tutti quei costi periodici legati al mantenimento della casa, indipendentemente dall’effettivo consumo. Tra queste rientrano l’affitto o il mutuo, le rate del condominio, l’assicurazione, le tasse e l’ammortamento delle spese condominiali straordinarie. Queste voci di spesa sono preventivabili con precisione e distribuibili in parti uguali tra i coinquilini, in quanto il loro sostenimento è necessario a presidio dell’abitazione.

Le spese variabili, al contrario, dipendono dai consumi registrati nel periodo di riferimento e comprendono le utenze domestiche quali luce, gas, acqua e riscaldamento. Il loro riparto equo richiede quindi un accurato monitoraggio dei consumi, ad esempio tramite la lettura periodica dei contatori o l’installazione di apparecchiature smart metering. Una volta quantificati i costi effettivi, essi potranno essere redistribuiti ai coinquilini in base ai rispettivi consumi oppure in parti uguali, a seconda di quanto concordato contrattualmente.

In ogni caso, risulta fondamentale che i coinquilini concordino preventivamente le modalità di ripartizione di tutte le spese, fissando regole chiare e inoppugnabili, al fine di scongiurare possibili controversie future. Solo attraverso un’attenta programmazione delle voci di costo e un monitoraggio costante e trasparente della loro evoluzione nel tempo è possibile garantire un equo coinvolgimento di ciascun coinquilino nella gestione degli oneri connessi alla propria abitazione.

Coinquilini: le altre spese da condividere

Oltre alle spese fisse e variabili legate alla gestione dell’abitazione, i coinquilini devono anche concordare la ripartizione di altre voci di costo ricorrenti o straordinarie connesse alla corretta convivenza.

Una di queste è rappresentata dalle spese condominiali ordinarie, che includono la manutenzione delle aree comuni e dei servizi erogati a beneficio di tutti i residenti, come la pulizia delle scale o l’illuminazione dei viali. Essendo riferite all’immobile in cui risiede il coinquilino, risulta equo che tali uscite siano sostenute in parti uguali.

Un altro capitolo da regolamentare riguarda gli acquisti per la casa effettuati a uso collettivo, come detersivi, carta igienica, sapone per piatti, che gradualmente si esauriscono con l’utilizzo. Prevedere un fondo cassa condiviso, oppure la rotazione nelle incombenze di approvvigionamento, definisce chi debba farsi carico di tali esborsi.

Infine, un coinquilino potrebbe dover affrontare un imprevisto di natura straordinaria, come una riparazione urgente degli impianti o un intervento di derattizzazione. Anche in questo caso, la corretta gestione della convivenza implica la disponibilità di tutti a contribuire economicamente in modo solidale.

Share This